Nell'ordinanza emessa dalla seconda sezione del Tar Lazio - che accogliendo il ricorso intentato da Microgame, ha disposto la sospensione fino al 13 ottobre del decreto che regolamenta cash poker e casinò games - si legge che "la P.A. ha introdotto - in costanza di rapporto concessorio - norme tecniche diverse da quelle "notificate" alla Commissione Europea, contrastanti con il Regolamento comunitario e maggiormente onerose per la ricorrente".
Il Collegio ha, pertanto, accolto il ricorso ritenendo che "la unilaterale modifica del regime obbligatorio regolante la fattispecie contrattuale, contrasti sia con la disciplina pubblicistica che con quella privatistica".
Il Collegio ha ritenuto ci siano "le condizioni per sospendere i provvedimenti impugnati fino all’udienza di merito che si fissa al 13 ottobre 2010".
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